Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori e… piloti. O almeno sembriamo esserne convinti quando siamo al volante della nostra auto.
A parole infatti siamo tutti assi della guida, ma in strada ci comportiamo davvero sempre nel modo corretto?
Le statistiche dicono che le cattive abitudini, spesso non riconosciute come tali ma ugualmente causa di incidenti, danni e infortuni, sono parecchie e difficili da eliminare.
Ecco le più diffuse:
1 – Uso del cellulare mentre si guida.
2 – Velocità eccessiva e distanza di sicurezza insufficiente.
3 – Rallentamento all’immissione in autostrada.
4 – Mancato utilizzo della freccia.
5 – Svolta a sinistra errata.
Donna al volante… sicurezza costante
Secondo i dati Aci/Istat, tra le infrazioni più ricorrenti commesse dagli automobilisti italiani figurano l’uso del cellulare, l’eccesso di velocità e il mancato rispetto della distanza di sicurezza. Per quanto riguarda gli incidenti stradali, nel 2018 sono stati quasi 72.000, con un lieve aumento rispetto all’anno precedente. Infine una curiosità: in questo campo non c’è parità tra i sessi, infatti la colpa sarebbe delle donne soltanto in un caso su 4.
Tu quanti ne fai?
Ecco 5 tra gli errori e le infrazioni più comuni che per la nostra e altrui sicurezza bisognerebbe assolutamente evitare.
1 – Uso del cellulare
Chi di noi non ha mai dato uno sguardo allo smartphone durante la guida?
È un gesto sconsiderato e pericoloso: lo sappiamo ma lo facciamo lo stesso… la prossima volta allora cerchiamo di ricordarci che la distrazione è la prima causa di incidenti stradali gravi (16% dei casi).
Secondo la Polizia Stradale, inviare un messaggio mentre siamo al volante fa crescere di circa 8 volte il rischio di incidente. Anche se ci mettiamo solo 5 secondi, alla velocità di 70 Km/h significa distogliere lo sguardo dalla strada per 100 metri: come percorrere un intero campo da calcio con gli occhi bendati.
Attualmente il Codice della strada prevede il divieto di utilizzo del cellulare pena una sanzione amministrativa fino a 646 euro e la sospensione della patente da 1 a 3 mesi in caso di recidiva.
La nuova proposta prevede invece un inasprimento delle sanzioni: chi utilizza lo smartphone mentre guida, dovrà sborsare una somma compresa tra i 422 euro e i 1.697 euro e potrà vedersi sospesa la patente da 7 giorni fino a 2 mesi. La proposta di legge prevede anche un aggravio anche sulla decurtazione dei punti patente: da 5 a 10 punti
2 – Velocità e distanza di sicurezza
I dati di Autostrade per l’Italia dicono che il 70% degli incidenti gravi avviene in tratti rettilinei, con un tasso di mortalità più elevato. Questo perché in tali condizioni si tende a pigiare sull’acceleratore sottovalutando il rischio.
In più le cose sono aggravate dal fatto che spesso quando andiamo più veloci non aumentiamo di pari passo anche la distanza di sicurezza dall’auto che ci precede.
La formula per calcolare la giusta distanza è la seguente: dividere la propria velocità per 10 ed elevare il risultato al quadrato. Troppo complicato? Allora ricordiamoci almeno che a 130 Km/h su asfalto asciutto la distanza corretta per permetterci una frenata sicura in caso di necessità è di circa 150 metri.
3 – Immissione in autostrada
Se la corsia di ingresso in autostrada si chiama “di accelerazione” un motivo ci sarà…
Serve infatti per consentirci di aumentare gradualmente la velocità e immetterci senza rischi nel flusso di marcia delle auto.
Troppo spesso invece si vedono automobilisti frenare pericolosamente prima dell’immissione ed entrare praticamente da fermi.
Dal canto loro gli automobilisti che sopraggiungono devono naturalmente lasciare libera la prima corsia in prossimità dell’ingresso per facilitare la manovra a chi si immette.
4 – Utilizzo della freccia
Gli indicatori di direzione dell’auto, le cosiddette frecce, sembrano caduti in disuso da qualche anno questa parte. Li usiamo sempre meno e spesso a sproposito, tanto che l’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale – ASAPS ha lanciato una campagna per il loro corretto utilizzo.
L’impiego delle frecce non è una facoltà, ma un obbligo previsto dall’articolo 154 del Codice della Strada per segnalare con sufficiente anticipo la propria intenzione in determinati casi, ovvero: svoltare, immettersi nel flusso di circolazione, cambiare corsia, invertire la marcia, fermarsi.
Infine le 4 frecce: servono per segnalare un’emergenza e non l’avvistamento di un parcheggio, come sovente capita di vedere nelle nostre città…
5 – Svolta a sinistra
Uno degli errori che più frequentemente si riscontrano nella circolazione cittadina riguarda la svolta a sinistra negli incroci senza rotatoria.
Molti automobilisti non sanno che in questi casi il centro dell’incrocio va tenuto a destra, e causano così intralcio alla circolazione.
Sbagliare una svolta in città non è certo un “peccato mortale”, ma saperlo fare correttamente significa ridurre il rischio di incorrere nella scocciatura di un incidente con colpa.