Il pedone non ha sempre ragione. Lo ha stabilito la giurisprudenza che negli ultimi tempi ha allargato le maglie della responsabilità di chi attraversa senza guardare per parlare al cellulare o lontano dalle strisce pedonali. Tutti comportamenti che contribuiscono a causare gli incidenti e ad attenuare, fino ad annullare, la colpa dei conducenti. La regola è che in caso di investimento del pedone grava su chi guida una presunzione di responsabilità in base all’articolo 2054 del codice civile. Nel caso, invece, in cui il comportamento del pedone sia stato imprevedibile e anomalo è possibile provare il concorso di colpa o addirittura la responsabilità esclusiva dell’investito.
Così a Trieste si è verificato il primo caso di una donna investita per aver attraversato la strada senza guardare perché intenta a parlare al cellulare. Per il giudice, tanto basta per farle assumere l’80% della responsabilità dell’impatto, trattandosi di una condotta in totale disprezzo delle normali regole di prudenza (Tribunale di Trieste, sentenza 380 del 7 giugno 2019).