In questo ultimo periodo, su tutto il territorio nazionale le temperature hanno fatto registrare fino a 40°C esterni mettendo a dura prova la nostra resistenza dentro e fuori le mura di casa.
Soprattutto il mese di giugno è stato da record, secondo alcuni addirittura il più caldo della storia in quanto caratterizzato da un’ondata eccezionale di calore che ha coinvolto l’intera Europa occidentale con picchi proprio nel nostro Paese.

Soprattutto chi vive o soggiorna in appartamenti privi di aria condizionata desidera un refrigerio costante o quantomeno ideale a garantire un po’ di frescura alle mura di casa.
Ma un metodo per difendersi dal caldo quotidiano anche senza condizionatore c’è ed è anche abbastanza semplice da mettere in pratica.
Chi non dispone di aria condizionata all’interno del proprio appartamento, infatti, in primis dovrà cercare di isolare al meglio la propria abitazione in particolare nelle ore più calde della giornata.
Questo vuol dire che sarà preferibile chiudere persiane e finestre isolando gli ambienti interni anche attraverso adeguati tendaggi.
Così facendo, si riuscirà a evitare una sorta di effetto serra tra le mura di casa: se le finestre vengono tenute chiuse nelle ore in cui il sole picchia di più, ci si concede la possibilità, nel migliore dei casi, di abbassare la temperatura interna anche di 10 gradi.
È importante, però, fare attenzione alla gestione dell’ambiente interno anche nelle ore notturne.
Capita spesso, infatti, di non riuscire a prendere sonno perché il materasso è praticamente bollente e il nostro corpo continua a sudare ininterrottamente.
Ebbene, per riuscire a rinfrescare la nostra abitazione anche di notte conviene operare in funzione preventiva.
Per esempio, se l’ambiente interno è ancora caldo e afoso prima di dormire, una delle cause – oltre alle temperature del periodo, ovviamente – può essere il tipo di illuminazione serale dei locali.
Le normali lampadine, infatti, trasformano in calore circa il 90% della loro energia. Sostituendole con lampade LED, allora, si potrà ridurre la temperatura interna dell’abitazione.
Anche evitare di accendere i fornelli optando per una cena fresca aiuterà a non surriscaldare l’ambiente, così come staccare dalla presa di corrente gli elettrodomestici non utilizzati.

Nella vita estiva anche al di fuori della propria abitazione, poi, i consigli si fanno più variegati ma restano sempre orientati verso una continua garanzia di riparo da caldo e afa.
In primis, è estremamente importante evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde della giornata (generalmente tra le 11 e le 18).
Se si sceglie comunque di farlo o se si hanno impegni improrogabili, è sempre bene indossare un cappello di colore chiaro e un buon paio di occhiali da sole.
Scegliere un abbigliamento leggero (all’aperto come anche in casa), inoltre, consente una migliore traspirazione della cute e un adeguato assorbimento del sudore, in particolar modo se si indossano abiti non aderenti e lavorati in fibre naturali.
Al contempo, ridurre l’attività fisica (specialmente nelle ore più calde) permette di percepire meno fatica e calore aggiuntivo da essa derivante, mentre fare bagni e docce con acqua tiepida – o anche bagnarsi viso e braccia con acqua fresca – garantisce un buon controllo della temperatura corporea.
In caso di temperature particolarmente elevate, può essere molto utile anche tenere un panno bagnato sulla nuca.
Tra i consigli fondamentali, però, c’è ovviamente quello di bere almeno due litri di acqua al giorno evitando alcolici, limitando l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde e mantenendo un’alimentazione fatta di frutta e verdura.

Tuttavia, nonostante la comprovata efficacia di questi consigli, fastidi e malori da alte temperature sono sempre in agguato.
Dal semplice cerchio alla testa al calo drastico di energie fisiche, sono tanti i sintomi riconoscibili.
Proprio il mal di testa, ad esempio, può essere indice di tracollo fisico se si mantiene costante e provoca un senso di pesantezza che cinge la fronte, debolezza e sonnolenza.
Se a tutto ciò si unisce anche una certa secchezza della gola legata a una forte voglia di bere, lo svenimento è davvero vicino.
In molti, poi, a seguito di ondate di afa e calore, avvertono anche un leggero senso di nausea e conseguente inappetenza.
Nei casi peggiori, possono farsi vivi anche tachicardia, crampi e dolori al petto capaci di provocare non pochi timori sul proprio stato di salute.
Nel caso in cui dovessero presentarsi anche solo alcuni di questi sintomi, sarà necessario contattare il proprio medico di famiglia o la guardia medica.
In casi di emergenza, una telefonata al 118 può salvare da situazioni drastiche.

 

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